Il modo di protezione Ex n una valida alternativa in zona 2

Il rischio di presenza di atmosfera esplosiva nella Zona 2 di un impianto è sempre stato considerato estremamente basso. Si calcola,...

Il rischio di presenza di atmosfera esplosiva nella Zona 2 di un impianto è sempre stato considerato estremamente basso. Si calcola, infatti, che la probabilità di presenza di atmosfera esplosiva, in termini temporali, sia compresa tra complessivi 30" e un'ora nell'arco di un anno.

La Zona 2, peraltro, rappresenta, di fatto, l'80% delle zone pericolose di un impianto e, quindi, i modi di protezione delle apparecchiature elettriche installabili in tali aree rivestono una grande importanza per il progettista, in quanto l’utilizzo di apparecchiature sovradimensionate potrebbe comportare enormi sprechi in termini economici e nessun vantaggio in termini di sicurezza…

Il modo di protezione “n” è stato sviluppato moltissimi anni fa in Gran Bretagna, per poter essere utilizzato, con un sufficiente margine di sicurezza, in Zona 2, riducendo notevolmente i costi di acquisto delle apparecchiature con modi di protezione tradizionali, come l’Ex “d” o l’Ex “e”.

Attualmente tale modo di protezione è definito nella Norma EN 60079-15.

Caratteristiche principali

Il modo di protezione Ex "n" si basa sul concetto di prevenzione, impedendo, attraverso determinati accorgimenti tecnici, che le costruzioni elettriche durante il loro servizio normale, provochino l'innesco dell'atmosfera esplosiva circostante.

Il principio che sta alla base del modo di protezione Ex "n" è quello di non considerare guasti o situazioni anomale, inerenti la protezione contro le esplosioni, utilizzando criteri costruttivi tali da impedire che tali apparecchiature li possano provocare durante il servizio normale.

Questo principio è coerente con il criterio di rischio globale, che considera cioè il pericolo di esplosione come la somma del rischio di presenza dell'atmosfera esplosiva e d'innesco da parte di un fenomeno elettrico o termico.

É necessario, per sposare questa tesi, considerare il fatto che stiamo parlando di apparecchiature previste per la categoria 3G, cioè installabili solamente in Zona 2, nella quale la presenza di gas è molto limitata e quindi il "rischio globale" risulta essere estremamente basso.

In realtà il modo di protezione Ex "n" è un insieme di modi di protezione semplificati, che nella pratica quotidiana consente di realizzare qualsiasi tipo di costruzione elettrica, senza praticamente limiti dimensionali e di grandezza elettrica.

Caratteristiche costruttive

Il modo di protezione "n" è un insieme di modi di protezione semplificati che prevede l’applicazione di tutte le varie tecniche note per la prevenzione delle esplosioni, ossia il contenimento, la segregazione e la prevenzione, ma realizzate in modo semplificato.

Nell’Ex “n” possiamo trovare raggruppate tutte le caratteristiche dei modi di protezione usati per le apparecchiature impiegate in Zona 1, ma le caratteristiche costruttive sono modulate per un utilizzo che non prevede la protezione in caso di guasti.

La nuova normativa europea suddivide le apparecchiature Ex “n” in due categorie principali:

• Apparecchiature non scintillanti

• Apparecchiature scintillanti

Apparecchiature non scintillanti (Ex na)

Le apparecchiature che nel corso del funzionamento normale non producono scintille, archi e non generano elevate temperature superficiali, tali da innescare un’esplosione, sono considerate “Non Scintillanti”. 

In questa categoria si possono inserire le armature illuminanti, le custodie di derivazione, i motori elettrici asincroni a gabbia di scoiattolo.

Le apparecchiature non scintillanti sono contraddistinte dal codice Ex nA.

Apparecchiature scintillanti

Le apparecchiature che nel corso del funzionamento ordinario possono invece produrre scintille, archi o presentare pericolose temperature superficiali, sono considerate “Apparecchiature Scintillanti”.

Queste, secondo la nuova norma EN 60079-15, si dividono a loro volta in quattro categorie:

• Ex nR – Custodie a respirazione limitata

• Ex nL – Apparecchiature a limitazione di energia

• Ex nP – Apparecchiature a pressurizzazione semplificata

• Ex nC – Costruzioni elettriche scintillanti con contatti adeguatamente protetti

Conclusioni

Il modo di protezione “n”, pur essendo ancora poco applicato in Italia, da moltissimi anni viene utilizzato in altri paesi europei.

Utilizzando questi modi semplificati di protezione le aziende produttrici di apparecchiature elettriche antideflagranti, potranno immettere sul mercato moltissimi nuovi prodotti.

Si può concludere che la costruzione Ex "n" è una costruzione industriale con caratteristiche un po' superiori, idonea a garantire la sicurezza in un ambiente potenzialmente esplosivo che, come lo sono la Zona 2 e 22, presenta dei rischi molto limitati.