Tempi lunghi per i LED a sicurezza aumentata

Gli estensori della Direttiva ATEX 94/9/CE lo avevano già previsto nell’ormai lontano 1994: la tecnologia sarebbe avanzata molto più...

Gli estensori della Direttiva ATEX 94/9/CE lo avevano già previsto nell’ormai lontano 1994: la tecnologia sarebbe avanzata molto più velocemente che non il mondo normativo, ancorato a tempi biblici per l’emissione di una nuova norma.

Allora, era stata prevista la possibilità che i laboratori accreditati avrebbero potuto certificare, in modo autonomo, i prodotti che non erano previsti dalla normativa perché di tecnologia avanzata.

La proposta, dopo varie vicissitudini, era stata resa praticamente inapplicabile e, oggi, ne paghiamo le conseguenze.

Slittamento della norma EN 60079-7

Secondo la stima del Comitato Tecnico 31 del CEI, la nuova versione della norma EN 60079-7 (Sicurezza Aumentata) slitterà ancora. Dovremo attendere almeno la fine dell’anno per vedere l’uscita della versione CD (Commitee Draft), ossia la versione che va ai singoli comitati tecnici nazionali per le ultime modifiche, prima del Draft finale (FD).

Il rallentamento è dovuto principalmente alla richiesta di inserimento delle batterie ricaricabili al Litio che, secondo i Comitati Tecnici, richiedono delle prove supplementari rispetto alle batterie ricaricabili tradizionali.

A quando i LED a Sicurezza Aumentata?

Quello che realmente sta rallentando uno sviluppo ormai improcrastinabile, è l’inserimento dei LED a sicurezza aumentata per i quali bisognerà probabilmente attendere ancora diversi anni.

Oggi l’innovazione tecnologica, nonostante la crisi mondiale, sta facendo passi da gigante e, purtroppo, per l’inserimento di componentistica avanzata nelle apparecchiature utilizzate in ambienti con atmosfera potenzialmente esplosiva, talvolta si attendono talmente tanti anni per la redazione della norma di riferimento, da rendere addirittura obsoleto l’utilizzo del componente.

Necessità di accelerare il processo normativo

Le regole per l’emissione e l’approvazione di un nuovo standard o l’aggiornamento di standard esistenti, dovrebbero essere adattate ai tempi in cui stiamo vivendo, considerando che nella sola Unione Europea, sono mediamente 108 i nuovi brevetti emessi ogni anno (Fonte: Osservatorio Unioncamere Dintec) e molti di essi potrebbero essere efficacemente applicati anche alle apparecchiature per zone classificate.